Il diritto amministrativo speciale è un universo complesso, pieno di colori e di sfumature, treno in corsa che sfugge a ogni sforzo di sistemazione unitaria. Nei singoli campi materiali il public power si prende cura tutti i giorni della vita di ognuno di noi, regalandoci sollievo, ansie, speranze, attese, delusioni, complicazioni. I "public bodies" si occupano dei beni primari e tutelano i nostri interessi fondamentali. Dall'azione ambientale dipendono l'acqua che beviamo e l'aria che respiriamo, dall'urbanistica l'armonia del territorio, dalla disciplina paesaggistica e culturale la bellezza che nutre l'anima, dalla concorrenza il nostro benessere di consumatori e attori economici, dagli appalti lo sviluppo infrastrutturale, dai servizi pubblici il benessere collettivo, dalla sanità il nostro diritto a vivere con gioia e a morire con dignità, dalla sicurezza il nostro bisogno di serenità, dall'istruzione la nostra voglia di conoscere e di migliorarci. Al centro dell'attività delle pubbliche amministrazioni si pone il common good, da intendere come proprietà vitale di tutti e non come inutile bene di nessuno. Gli americani dicono che dalle leggi pubbliche dipende l'essenza dell'uomo, "where we live" e, in definitiva, "what we are". È profondamente vero. Per questo è importante una guida che consegni al lettore le chiavi dei più importanti settori in cui le categorie generali del diritto amministrativo trovano linfa operativa e mostrano il volto più autentico. L'analisi del diritto amministrativo vivente ci restituisce così il fascino di una branca dell'ordinamento giuridico che ha il privilegio e l'onore di occuparsi del bene comune, che Tito Livio, già 2000 anni fa, definiva «la grande catena che tiene uniti gli uomini nella società».