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Diritto penale. Parte Speciale. Vol 1 di Fiandaca-Musco

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Disponibilità: In prenotazione. Uscita il 10 Novembre 2025

Quantità Descrizione Autore: Fiandaca-Musco
Editore: Zanichelli
Data di Pubblicazione: 2025
Edizione: 6
ISBN: 9788808399083
Pagine: 816


Il volume ricomprende i delitti che offendono beni di natura «superindividuale», di pertinenza dello Stato o della comunità. La scelta di trattare queste tipologie di reato non sottintende opzioni ideologiche relative al rango dei beni tutelati. Essa piuttosto riflette la presa d’atto che, soprattutto nell’ambito dei delitti contro la personalità dello Stato, contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia e contro l’ordine pubblico, si sono realizzate, specie negli ultimi anni, le più importanti e significative esperienze teorico-applicative. In attesa del varo della auspicata ma finora sempre rinviata riforma radicale del codice Rocco, scrivere oggi una «parte speciale» continua ad essere impresa per molti versi discutibile e arrischiata. Ma è altrettanto vero che la parte speciale del codice Rocco continua a rappresentare – piaccia o non piaccia – l’ineludibile «diritto vigente» col quale gli operatori giuridici devono in ogni caso fare i conti. Da questo punto di vista, non è opera inutile aggiornare la trattazione manualistica delle diverse figure criminose, concedendo lo spazio dovuto e confrontandosi con i più recenti orientamenti dottrinali e giurisprudenziali e, soprattutto, valorizzando le indicazioni ricavabili dagli interventi della Corte costituzionale. Il volume, in questa edizione, fornisce un quadro aggiornato di dottrina e giurisprudenza e tiene conto delle novità legislative nel frattempo intervenute in alcuni settori cruciali della parte speciale (reati di terrorismo internazionale, delitti contro la pubblica amministrazione – in particolare concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione, traffico di influenze illecite –, delitti contro l’amministrazione della giustizia – frode in processo penale e depistaggio, provvedimenti di cui al c.d. «Codice Rosso», indebito accesso da parte di detenuti a dispositivi di comunicazione –, delitti di istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia, scambio elettorale politicomafioso, delitti contro l’ambiente). L’ampia addenda di aggiornamento posta in calce all’opera (contenente i puntuali rimandi alle pagine emendate) dà conto dell’impatto prodotto dal Decreto Sicurezza sull’impianto del codice penale e ne evidenzia i numerosi profili di criticità, anche costituzionale.