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Elettrocardiografia 2.0 - Il valore aggiunto nell'epoca delle alte tecnologie di Delise

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Quantità Descrizione Autore: Delise
Editore: Casa Editrice Scientifica Internazione (CESI)
Data di Pubblicazione: 2019
ISBN: 9788889590669
Pagine: 660


L’elettrocardiografia è una tecnologia ultracentenaria. E per questo motivo alcuni ritengono che sia giunto il momento di mandarla in pensione, se non di sotterrarla per sempre. Un cardiologo poco tempo fa ha pubblicamente definito l’ECG una metodica per medici anziani, obsoleti e nostalgici, incapaci di accettare la decadenza e di dimenticare i ricordi della loro gioventù. Inutile dire che non la penso così e cercherò di spiegare il perché. Per evitare fraintendimenti, dichiaro innanzitutto i miei conflitti di interesse.  Sono cresciuto a fianco di un Maestro dell’elettrocardiografia, il prof. Eligio Piccolo, formatosi alla famosa Scuola Messicana negli anni ’50, che ha modellato la mia formazione professionale. Confesso anche di aver conosciuto personalmente personaggi come Sodi Pallares, Rosenbaum, Puech, Marsico, Wellens, Bayes De Luna e Rapezzi. Ammetto inoltre di aver avuto come insegnante alla Scuola di Specialità in Cardiologia il prof. Francesco Furlanello che mi ha addestrato a interpretare le aritmie in base al solo ECG prima ancora di approdare all’elettrofisiologia endocavitaria. Non posso quindi negare che ho un occhio di riguardo verso questa metodica, per la quale provo rispetto e simpatia.  Ma a chi mi chiedesse il motivo per cui mi sono messo a scrivere un libro di elettrocardiografia, l’ennesimo in letteratura, voglio rispondere con tutta chiarezza e sincerità. L’elettrocardiografia negli ultimi 30 anni è stata relegata al ruolo di cenerentola delle tecnologie a disposizione del cardiologo. Non viene quasi più insegnata all’università, non si fanno più convegni su questo tema, sono scomparse le riviste monotematiche. Con le dovute eccezioni, la maggioranza dei libri che sono stati pubblicati nel corso degli ultimi 30 anni sono in realtà una riscrittura dei testi sacri degli anni ’50-’70, come se le conoscenze si fossero fermate allora.