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Anatomia per osteopati. Testo atlante di Magga Corts

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Autore: Magga Corts
Editore: Piccin
Data di Pubblicazione: 2022
ISBN: 9788829932344
Pagine: 528


Spesso, partecipando come docente a seminari di formazione e specializzazione in osteopatia, mi è stato chiesto se, oltre alle classiche opere di anatomia già note, non esistesse un manuale che trattasse di questioni specifiche dell’osteopatia. Da qui è nata l’idea di redigere questo libro. La divisione dei capitoli è stata pensata da un punto di vista “osteopatico”. Soprattutto le “regioni transizionali” anatomiche fra le cavità corporee rivestono un ruolo particolare nei modelli di pensiero osteopatici. In questo contesto sono i diaframmi (diaframma cervicotoracico, addominale, pelvico) con il loro movimento e la struttura anatomica ad agire sulle strutture sopra- e sottostanti. Il corpo umano è soggetto alla gravità e agisce in una dinamica tridimensionale. Forze di trazione miofasciali, forze di compressione scheletriche e proprietà di scivolamento dei punti di passaggio per i vasi e i nervi hanno un influsso su tutto il corpo con la combinazione di elementi rigidi ed elastici. Ciò vale in base al modello di Tensegrity, secondo il quale in tutto il corpo sono distribuite forze di compressione e di trazione. Fasce, muscoli e tendini sono elastici, le parti ossee sono componenti solide. Si tratta quindi di un sistema tridimensionale complesso, che mantiene le sue funzioni con forze di trazione, compressione e scivolamento e in cui la respirazione è un motore essenziale per il movimento del corpo. Il sistema nervoso è il sistema di controllo superiore. Per questo motivo viene analizzata dettagliatamente anche l’anatomia dei segmenti. Come in ogni tipo di suddivisione, non sempre si possono considerare tutti gli aspetti. Da un punto di vista dell’anatomia topografica, per esempio, non si possono separare, nella ripartizione seguita, le sezioni della colonna vertebrale. Perciò la colonna vertebrale viene mostrata nella sua totalità, per poter rappresentare complessivamente gli aspetti funzionali. Il sistema craniosacrale e la regione dell’occipite-atlante-epistrofeo sono quindi integrati nel capitolo dedicato alla colonna vertebrale. Oltre ai diaframmi fondamentali per la respirazione (Capitoli 1-3), nel Capitolo 11.1.3 ci si concentra sul significato generale dei diaframmi nel sistema fasciale. Nei Capitoli 11.1.4 e 11.1.5 vengono rappresentati i modelli osteopatici del tendine centrale e della corda dell’arco. La suddivisione in regioni transizionali (craniocervicale, cervicotoracica, toracolombare e lombosacrale) analizza sostanzialmente anche le diverse profondità dei tessuti all’interno della regione considerata. In ogni capitolo vengono classificate e trattate le singole strutture anatomiche in base alla loro posizione. Dapprima vengono rappresentati gli strati ventrali superficiali, poi seguono gli strati ventrali profondi, quindi quelli laterali e infine i dorsali. Questa suddivisione è molto utile per visualizzare mentalmente le strutture anatomiche, elemento fondamentale per l’esame palpatorio del paziente. Vengono poi presentati i decorsi dei nervi e dei vasi sanguigni più importanti. Circolazione e ritmo sono infatti un principio fondamentale per l’osteopatia. Illustrazioni con l’indicazione dei trigger point e immagini in sezione completano la panoramica. La circolazione e la relazione reciproca di struttura e funzione giocano un ruolo importante in osteopatia. Il corpo è un’unità per quel che riguarda postura, caratteristiche dei tessuti, comando neurologico, caratteristiche delle articolazioni o adattamento e componenti psichiche. Anche nei capitoli sull’arto superiore, comprendente la cintura scapolare, e sull’arto inferiore, compreso il bacino, si osservano più da vicino gli aspetti osteopatici, per esempio la continuità fasciale e la sua funzione, particolari punti di passaggio, le caratteristiche delle articolazioni e gli effetti su tutto il sistema corporeo. Questa visione complessiva rende necessario introdurre numerosi rimandi trasversali nei singoli capitoli. Soprattutto nelle corrispondenze osteopatiche si fa riferimento a strutture che non si trovano necessariamente nelle immediate vicinanze, ma che sono importanti per la visione globale. Vengono prese in considerazione anche le strutture che, a causa delle dimensioni del libro, non si sono potute rappresentare in modo dettagliato, come ad esempio il cranio. Molti aspetti delle corrispondenze osteopatiche si basano sull’esperienza pratica. Vengono presentati modelli concettuali osteopatici per spiegare e illustrare disfunzioni osteopatiche. Ipotesi sulle corrispondenze osteopatiche portano allo sviluppo di possibili spiegazioni. Risulta chiaro che è ancora necessario proseguire con la ricerca e che ancora molto deve essere studiato empiricamente. Questo libro vuole offrire spunti di riflessione e indicare delle prospettive. Non si tratta di un altro atlante di anatomia, ma di un ausilio per poter osservare le strutture anatomiche sotto aspetti specifici per la diagnostica ed il trattamento osteopatico. Questa combinazione tra libro di testo e atlante va a completare la gamma di atlanti di anatomia già noti. Desidero ringraziare la sig.ra Grübener e il sig. von Grumbkow di Thieme Verlag per la preziosa collaborazione per concetti e contenuti. Un particolare ringraziamento va anche alla redattrice, la Dr.ssa Stefanie Gräfin v. Pfeil, che con il suo impegno e la sua competenza mi è stata di grande aiuto. Un grazie infine alla mia famiglia, che mi sostiene sempre.